domenica 23 settembre 2007

Reid Fenwick Asociados - Nou Mestalla - Valencia


Il Nou Mestalla sarà il nuovo stadio che opiterà le partite della squadra di calcio di Valencia.
Progettato dallo studio RFA - Reid Fenwick Asociados, avrà una capacità di 75mila persone, occuperà un'area di 128mila metri quadrati e verrà inaugurato nel maggio del 2009, in modo che sia pronto per la stagione 2009-2010 della Liga Spagnola con la prospettiva di ospitare la finale della Champions League 2010.
Il costo dell’opera verrà sostenuto in gran parte dal club spagnolo, grazie alla vendità di appartamenti che sorgeranno al posto dell’attuale stadio di Valencia (costruito nel 1923).
Uno stadio di calcio solenne quanto un tempio contemporaneo, caratterizzato da innovazione, audacia ed impatto visivo tali da destare ammirazione e stupore.

Un edificio sportivo che vuole caratterizzare il territorio valenciano fino a diventarne un simbolo ma allo stesso tempo questo diviene simbolo dell'intero territorio cittadino, essendo rivestito da placche di alluminio perforato che rappresentano i sedici barrios della città, suddivisi dalla sinuosa linea curva del fiume Turia rappresentato scenograficamente da un'onda luminosa che lega l'intero edificio.


L'idea di RFA - Reid Fenwick Asociados e di Arup Sport, divisione del gruppo Arup che ha già partecipato alla realizzazione dell'Allianz Arena di Monaco di Baviera, era quella di coinvolgere il più possibile lo spettatore all'interno dell'evento calcistico, facendolo diventare parte integrante della manifestazione.
Allo stesso tempo, si doveva considerare la funzionalità dello stadio regolata dai parametri stabiliti dalle normative UEFA e FIFA che lo ha già classificato come stadio a cinque stelle, cioè fra i migliori stadi al mondo.
Lo stadio sorgerà a nord ovest della città in un'area in via di espansione con la realizzazione di altri edifici.
Le idee si sono riunite in un ampio progetto costituito da tre elementi essenziali: le gradinate ("graderias"), il rivestimento interno e la seconda pelle esterna che stabilisce il carattere rappresentativo dell'intero complesso.
Le gradinate saranno suddivise in tre settori: il livello più basso ospiterà 22mila spettatori, quello intermedio 18mila e il più alto 35mila posti a sedere tutti al coperto. Inoltre, la possiblità di smontare la parte delle tribune a ridosso del campo in soli cinque giorni, renderà possibile ospitare anche eventi di atletica.
La copertura sarà sorretta da travi perimetrali perpendicolari al lato più lungo dello stadio così come era stato fatto per l'Allianz Arena, cercando però di migliorare la linea ellittica dei prospetti e della pianta.
Grande importanza è stata poi data agli spazi di movimento, inglobando i percorsi orizzontali e verticali fra la pelle esterna dell'edificio ed il piano inclinato delle gradinate.
All'interno dello stadio vi saranno bar, sale stampa, luoghi di ricreazione, il museo del club ed un ristorante di 3mila metri quadrati con vista sul campo.

Non c'è che dire un bel progetto, ambizioso e con quel pizzico di attaccamento alla territorialità rivisitata in ambiente contemporaneo che farà diventare il Nou Mestalla un simbolo di Valencia e che renderà la stessa Valencia una città all'avanguardia anche nel campo dell'architettura sportiva dopo l'ammodernamento del porto e le numerose realizzazioni per la 32esima American's Cup.
Bellissima la linea e l'idea funzionale di progetto che lo renderà uno dei migliori stadi al mondo.
Valencia si sta dimostrando unà città all'avanguardia, contemporanea, "moderna".
Lo dimostrano le numerose opere in campo architettonico, l'idea di cambiamento, la mentalità aperta della gente; sicuramente una città in fermento come quasi tutta la Spagna, caratterizzata da quell'idea di attaccamento alla propria terra, alla propria cultura che la rende particolare, "contemporanea nella tradizione".

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