Dorte Mandrup - Jægersborg vandtarn - Jægersborg (Danimarca) 2006
Una torre idrica a pochi passi da Copenhagen riadattata a complesso residenziale per gli studenti dell'Università cittadina mantenendo l'intera struttura esistente costituita dalle dodici altissime colonne in cemento armato e dal serbatoio cilindrico di notevoli dimensioni.
A riempire il vuoto fra le colonne, una scultura cristallina costituita da triangoli aggettanti vetrati che si affacciano sulla città.
L'edificio si distingue per l'uso consapevole dei materiali: i piani più bassi, utilizzati come centro ricreativo sono stati insonorizzati con lana di roccia, rendendoli ben distinti dalla struttura esistente e dalle zone residenziali rivestite in alluminio anodizzato; al di sopra delle residenze un piano intermedio di colore grigio come a staccare il nuovo dal serbatoio idrico lasciato nell'originale colore rosso.
I primi quattro piani ospitano il centro ricreativo costituito da sala fitness, cucina comune, soggiorno, spazi laboratorio dove svolgere i propri hobbies e sala multimediale.
A riempire il vuoto fra le colonne, una scultura cristallina costituita da triangoli aggettanti vetrati che si affacciano sulla città.
L'edificio si distingue per l'uso consapevole dei materiali: i piani più bassi, utilizzati come centro ricreativo sono stati insonorizzati con lana di roccia, rendendoli ben distinti dalla struttura esistente e dalle zone residenziali rivestite in alluminio anodizzato; al di sopra delle residenze un piano intermedio di colore grigio come a staccare il nuovo dal serbatoio idrico lasciato nell'originale colore rosso.
I primi quattro piani ospitano il centro ricreativo costituito da sala fitness, cucina comune, soggiorno, spazi laboratorio dove svolgere i propri hobbies e sala multimediale.
La complessa geometria dei cinque piani al di sopra del centro ricreativo, è stata suddivisa in modo tale da ottenere quasi quaranta appartamenti di due grandezze: 32 e 36 metri quadrati.
All'interno delle residenze, per ottenere un'ampia zona giorno, sono state raggruppate le funzioni di base in un blocco costituito da bagno, cucina, guardaroba, studio e zona letto.
Il soppalco ha le dimensioni di un letto a due piazze e rimane nascosto agli occhi degli ospiti che si potrebbero trovare nella zona giorno.
Le colonne di cemento e le chiusure verticali sono state dipinte di bianco, mentre i pavimenti sono tutti realizzati in linoleum giallo, eccezzion fatta per il pavimento del piano terra in linoleum nero che crea un continuum con la pavimentazione in asfalto dell'esterno e per la pavimentazione in legno dei balconi.
Gli arredi fissi che costituiscono il "blocco vita" sono tutti laccati bianchi, la cucina può essere resa invisibile con elementi frontali sempre di colore bianco.
All'interno delle residenze, per ottenere un'ampia zona giorno, sono state raggruppate le funzioni di base in un blocco costituito da bagno, cucina, guardaroba, studio e zona letto.
Il soppalco ha le dimensioni di un letto a due piazze e rimane nascosto agli occhi degli ospiti che si potrebbero trovare nella zona giorno.
Le colonne di cemento e le chiusure verticali sono state dipinte di bianco, mentre i pavimenti sono tutti realizzati in linoleum giallo, eccezzion fatta per il pavimento del piano terra in linoleum nero che crea un continuum con la pavimentazione in asfalto dell'esterno e per la pavimentazione in legno dei balconi.
Gli arredi fissi che costituiscono il "blocco vita" sono tutti laccati bianchi, la cucina può essere resa invisibile con elementi frontali sempre di colore bianco.
Il volume delle residenze è chiuso da vetrate aggettanti rispetto al corpo cilindrico originario dell'edificio, che consentono un'illuminazione ideale delle residenze e una vista ampia sul panorama circostante.
I cieli danesi si ripecchiano nei bow-windows creando un'infinità di giochi di luce e riflessi cangianti al variare delle ore e delle stagioni.
Trovandosi in una zona vicina ad arterie stradali e ferroviarie di notevole importanza, si è prestata molta attenzione all'insonorizzazione degli ambienti dell'edificio: lamine termoacustiche e doppi vetri per l'insonorizzazione dei bow-windows, soffitti in cemento e legno dal potere assorbente per il centro ricreativo, valvole silenzione per gli impianti di raffrescamento e isolamento interno con sughero e linoleum per le chiusure del serbatoio idrico.
Un'idea che mi ha colpito, soluzioni funzionali ed estetiche che si sposano perfettamente senza rinunciare al confort degli abitanti, stupenda l'idea di rompere la forma cilindrica imposta dal serbatoio esistente con i solidi aggettanti e irregolari che caratterizzano l'edificio nei piani occupati dalle residenze.
La tripartizione dell'edificio secondo le loro funzioni è paragonabile alle caratteristiche degli edifici di epoca classica: una base massiccia che fa da centro ricreativo, una struttura portante verticale molto leggera costituita dalle preesistenti colonne e dagli elementi cristallini delle residenze e, al culmine, un altro pieno costituito dal serbatoio idrico.
Interessante il lavoro di questo gruppo di architetti danesi, capitanato da Dorte Mandrup, che ha ricevuto riconoscimenti a livello internazionale e che ha progettato molto, soprattutto a Copenhagen e dintorni.
2 commenti:
Ciao!
Mi diresti esattamente dove si trova questa torre idrica?
Sto facendo un esame sull'architettura danese!
Grazie mille!
Irene
Ciao, si trova a Gentofte e precisamente questo è l'indirizzo: Ørnegårdsvej 21
2820 Gentofte
Se vuoi qualche info in più: http://www.dortemandrup.dk/projekt_vandtarn.htm
Sperando di esserti stato utile spero di ritrovarti presto su Architettura effimerA
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