mercoledì 3 ottobre 2007

Zaha Hadid - Museo Mediterraneo di arti nuragiche e contemporanee - Cagliari


Lo scopo del progetto era generare un nodo degli scambi culturali che fosse, allo stesso tempo, spettacolare ingresso per chi giungesse a Cagliari dal mare.
Il nuovo museo è assimilabile ad una colonia corallina che nasce da uno scoglio, si svuota all'interno, è duro e poroso sulla superficie esterna, ma ha la capacità di far comunicare l'atmosfera esterna dell’intera città con le attività culturali in corso all’interno dell’edificio.


L'erosione forma una grande cavità all'interno della costruzione articolando il volume in una successione di spazi adibiti a mostra, a zona di aggregazione o a zona di passaggio.
La cavità interna permette la genesi di due pelli continue, una contenuta all'interno dell'altra. Il museo è disposto fra la pelle esterna e la pelle interna, caratterizzata da un sistema flessibile di ancoraggio e digitalizzazione, che permette l'uso delle pareti come superficie di esposizione o di videoproiezione.
Gli spazi di comunicazione ed i percorsi pubblici che attraversano la costruzione incrociandosi, generano la struttura fluida dell’edificio, permettendo una molteplicità incredibile di usi e di configurazioni dello spazio interno. Gli elementi verticali ed obliqui di circolazione generano zone di interferenza e di turbolenza che creano una continuità visiva fra le diverse zone del centro culturale.
La metafora vitale che governa il museo diventa chiara all'interno: come gli organismi viventi, lo sviluppo del museo sarà autoregolato. Accadrà naturalmente quando gli stati di equilibrio fra l'atmosfera economica e l'ambiente filantropico e culturale saranno raggiunti.

Il progetto può essere suddiviso in tre zone suddivise a seconda delle funzioni svolte dai vari ambienti ma anche dalle fasi di realizzazione.
La prima fase costituisce circa il 50% del nuovo centro culturale ed include la realizzazione dello spazio per eventi situato nella cavità centrale, la caverna esterna e le volte usate per le installazioni, tutti gli spazi di comunicazione, il grande corridoio di ingresso, tutti gli uffici, allo scopo di iniziare tutte le attività necessarie dell'amministrazione e vendita del museo (biblioteca, ricerca, didattica, mostra).
La seconda fase è costituita dal completamento degli spazi espositivi con altri spazi relativi alla biblioteca. Questa costruzione, nell'adesione con la costruzione della prima fase, approfitta del sistema distributivo attuale, completandolo.
La terza fase prevede l'estensione della fase 2 verso la città di Cagliari. È una costruzione isolata che accoglie i laboratori di ricerca. Sarà collegato al resto del museo tramite “una moquette di collegamento", per offrire un percorso privilegiato che collega sul mare, il centro alla città.



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