sabato 16 agosto 2008

Herzog & de Meuron - National stadium, Pechino


In questi giorni di Olimpiadi non si è potuto non notare il nuovo stadio di Pechino, il National stadium già soprannominato The Bird’s Nest, letteralmente il “nido di uccello”.
Il progetto dello studio di architettura svizzero Herzog & de Meuron è una struttura affascinante dove oltre 35.000 tonnellate di acciaio si intrecciano, come esili ramoscelli, per dar vita al nido, un nido che accoglierà più di novantamila increduli spettatori delle Olimpiadi di Pechino.
Il progetto, è risultato il vincitore del concorso bandito nel 2002 proprio grazie alle sue forme morbide, originali ed organiche. Una forma data da innumerevoli intrecci che, oltre a regalare una bellissima opera di architettura contemporanea, risultano un interessante e meticoloso capolavoro d’ingegneria.
Tutta la struttura è ricoperta da due strati di materiale traslucido: l’EFTE, già utilizzato dagli architetti svizzeri per l’Allianz Arena di Monaco di Baviera e utilizzato per lo stadio del nuoto di Pechino, il Water Cube. Questo materiale, dalle prestazioni sorprendenti (una delle tante è che quando brucia non emette né fuoco, né fumo) è utilizzato sia come membrana protettiva resistente agli agenti atmosferici, sia come (per la membrana interna) isolante acustico. Parte integrante della struttura è il tetto del nido, un guscio trasparente che consente il riflesso di fasci di luce all’esterno (e protegge gli spettatori da eventuali piogge).
I percorsi interni sono indicati da elementi in ardesia, intervallati da boschetti di bamboo, blocchi in pietra e piccoli giardini coperti. In questa architettura, in cui facciata e struttura coincidono, l’effetto visivo è sorprendente, nonostante la semplicità e l’essenzialità dell’idea. Dalla natura c’è sempre da imparare.


Completato nell'aprile 2008, con qualche mese di ritardo rispetto alla programmazione del comitato cinese per i giochi olimpici 2008, lo Stadio Olimpico di Pechino è stato il vero protagonista della cerimonia di apertura delle XXIX Olimpiadi moderne.
Fantastica la struttura portante, esile nella vista d'insieme, lasciata totalmente in facciata.
Herzog & de Meuron, dopo l'Allianz Arena di Monaco di Baviera, hanno ancora una volta stupito il mondo intero (quattro miliardi di telespettatori collegati da tutto il mondo per la cerimonia d'apertura) con una bellissima architettura.
Per chi fosse interessato a questo link si possono trovare i progetti che hanno partecipato al concorso per la realizzazione del nuovo stadio olimpico di Pechino.

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